giovedì 5 aprile 2012

- 9! Continuiamo il conto alla rovescia!

Mancano 9 giorni e 15 ore circa  al centenario della tragedia del Titanic (14 aprile 1912 alle 23:40-ora di bordo- 4:40 del 15 aprile-ora italiana).
Oggi continuiamo a parlare del grande transatlantico!


Le notizie del disastro e delle spaventose perdite umane fecero presto il giro del mondo. Quando la Carpathia attraccò nel porto di New York, con il suo carico di sopravvissuti, fu accolta da più di trentamila parenti e curiosi. Sembrò a tutti impossibile che il Titanic potesse finire in quel modo. Dappertutto la gente fu esterrefatta e sotto choc. Per alcuni quella fu la fine di un'epoca. Le loro convinzioni che la scienza e la tecnologia lavorassero per il bene dell'umanità traballarono. Molti videro nel progresso la faccia del male che portava la gente alla distruzione. Tutt'oggi le cause della tragedia sono argomenti scottanti. Perché è successo? Di chi sono le colpe? Si poteva evitare un simile disastro?
All'epoca i due gruppi di investigatori giunsero a due conclusioni diverse. Per gli americani il comandante Edward John Smith fu troppo fiducioso e sicuro. Nonostante fosse consuetudine per le navi attraversare le zone d'iceberg a normale velocità di crociera se la visibilità fu buona, dissero che avrebbe comunque dovuto rallentare, anche perché il Titanic, considerata la sua mole, ebbe bisogno di maggior tempo per manovrare. Criticarono anche la mancanza di procedure d'emergenza, riconoscendo tuttavia che molti membri dell'equipaggio si comportarono in modo esemplare. La commissione d'inchiesta fece notare che molti passeggeri di terza classe perirono perché non furono stati informati dei reali pericoli che stettero correndo. I membri della commissione furono particolarmente scandalizzati dal fatto che vi furono così poche scialuppe di salvataggio a bordo e che oltretutto furono calate in mare a metà o vuote. Ebbero la netta sensazione che molti membri dell'equipaggio pensarono innanzitutto a salvare la loro pelle, senza badare ai loro doveri. La commissione raccomandò che, d'ora in poi, si desse maggior peso in mare alla funzione del telegrafo. Alla fine, la commissione d'inchiesta americana concluse che non vi fu un responsabile diretto del disastro, ma pochi, fra coloro che progettarono, costruirono e poi fecero navigare il Titanic, ne uscirono puliti.
La commissione d'inchiesta inglese concluse che il più grande dei transatlantici avesse avuto il via libera del Board of Trade prima di partire per il suo primo viaggio. Secondo questo Board of Trade vi furono a bordo addirittura più scialuppe di quel che fu previsto dal il regolamento! E criticare quella norma fu un'offesa per l'intero governo di Sua Maestà. L'opinione pubblica capì alla fine che non si sarebbe approdato a niente. I morti potevano ormai riposare in pace, nessuno avrebbe fatto qualcosa per render loro giustizia. Ma un risultato comunque lo si ottenne, sia americani che britannici avrebbero cambiato alcune norme e fatto alcune raccomandazioni per rendere più sicure le navi del futuro. Magra consolazione.



Il Titanic affondò per un errore del timoniere?
Il Titanic si scontrò con l'iceberg che lo affondò non perché l'enorme massa fu avvistata troppo tardi ma perché il timoniere Robert Hitchens (ritratto nella fotografia qui sopra) aveva frainteso l'ordine che gli fu impartito e fece girare la nave dalla parte sbagliata!
Il "segreto" custodito per quasi cento anni dalla famiglia di uno degli ufficiali a bordo è stato rivelato dalla nipote Louise Patten, che ha utilizzato la storia come base per un suo romanzo. Il nonno della Patten fu il secondo ufficiale del Titanic Charles Herbert Lightoller che quella notte prestò la propria collaborazione nell'organizzare l'ammaraggio delle scialuppe sul lato sinistro della nave. Egli fu l'unico che seppe esattamente quello che accadde al momento della collisione, ma decise di non rivelarlo nel corso delle inchieste ufficiali perché temette la bancarotta dei proprietari e, di conseguenza, i suoi colleghi si sarebbero trovati senza lavoro.
Il viaggio del Titanic ebbe luogo in un periodo di transizione: si stette passando dalla navigazione a vela alla navigazione a vapore, ed una parte dell'equipaggio provenne appunto, dalla vecchia scuola. Se si chiedeva di dirigere la nave verso destra, ad esempio si doveva far ruotare il timone nella direzione opposta. La navigazione a vapore, invece, obbediva, ad altre norme: si doveva girare il timone nella direzione in cui si voleva dirigere. I due sistemi di governo furono entrambi presenti sul Titanic: ad essi furono assegnati due diversi equipaggi.
Quindi accadde che quando il primo ufficiale William Murdoch, allorché ricevette comunicazione dell'avvistamento dell'iceberg, diede l'ordine di virare a dritta, questa disposizione fu però male interpretata dal timoniere Hitchens che, ubbidendo al sistema di navigazione a vela, virò verso destra invece che a sinistra. L'errore, anche se fu subito corretto, si rivelò fatale e la collisione non poté essere evitata nonostante un'ultima disperata virata a sinistra del Titanic.
Oltre all'errore del timoniere, secondo il parere di Lightoller, a causare la morte di centinaia di persone fu anche l'infelice decisione del capitano Smith , il quale dopo lo scontro con la massa di ghiaccio, sotto l'insistenza del presidente del White Star Line Joseph Bruce Ismay, ordinò di non fermare la nave. La decisione di proseguire la navigazione fece sì che il Titanic imbarcasse molta più acqua ed affondasse molte ore prima di quanto sarebbe accaduto se fosse stato fermo. Quindi probabilmente il Titanic sarebbe stato a galla fino all'arrivo dei soccorsi.

Ci tengo a ripetere che tutte le informazioni pubblicate sul Titanic sono state prese dal sito web di Claudio Bossi (esperto e appassionato del Titanic). Se volete visualizzare il suo sito cliccate qui: 

Continua...............

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