Poche settimane fa è stata annunciata dalla compagnia Carnival una delle più imponenti operazioni di refitting per una delle sue navi, la “Destiny”, che sarà ribattezzata “Sunshine” e che Fincantieri trasformerà radicalmente con un intervento da 155 milioni di dollari nel suo stabilimento di Marghera tra febbraio e aprile 2013. Tra un anno.Ma in questi 12 mesi, Carnival prevede il refitting di almeno altre cinque unità, alcune delle quali di dimensioni maggiori della “Destiny/Sunshine”. Il piano Top Ships peraltro è esteso fino al 2015, vale mezzo miliardo di dollari, e sono molti i cantieri che si stanno candidando ad accogliere nei loro bacini nuove navi su cui mettere le mani, in un momento di fortissima flessione sui nuovi contratti.
Carnival Destiny |
Secondo i dati forniti da Carnival al Secolo XIX le unità che dovrebbero andare in bacino sono “Dream”, “Conquest”, “Glory”, rispettivamente dall’8 al 22 ottobre, dal 14 al 28, dal 2 al 15 novembre. Fonti di mercato danno sicuro il refitting a dicembre della “Splendor”, ma la nave non risulta sulla lista di Carnival. La “Dream” è uscita dai cantieri di Monfalcone nel 2009, ha una stazza di 130 mila tonnellate e una storia importante, perché a lungo è stata ammiraglia della flotta Carnival e ha inaugurato una vera e propria “classe” di navi da crociera all’interno del marchio, che viene detta appunto “classe Dream”. Anche la “Conquest” è stata costruita a Monfalcone e ha dato il via a una specifica classe. È stata varata nel 2002 e ha una stazza di 110 mila tonnellate, come la gemella “Glory”, made in Monfalcone e varata l’anno dopo. Per tutte e tre queste navi, Carnival prevede interventi simili: l’obiettivo non sembra quello di aggiungere cabine, ma di rivedere sostanzialmente gli interni e rinfrescare un po’ l’offerta di intrattenimento. Simili obiettivi Carnival avrebbe su “Splendor” – 113 mila tonnellate – varata nel 2007 a Sestri Ponente, nave sul cui layout sono state costruite ben 5 unità della flotta di Costa Crociere, tra cui la “Concordia”.
Carnival Splendor |
Se Carnival conferma il calendario, top secret rimane invece la cosa più interessante, cioè i cantieri dove queste navi saranno riparate. Certo, si tratta di navi italiane, la “Destiny/Sunshine” sarà curata da Fincantieri. Però le indiscrezioni di mercato non sono esaltanti: l’ipotesi più probabile è che tutte e tre le unità prendano la strada del Grand Bahamas Shipyard (un tempo nel mirino di Fincantieri). Generalmente, la nave va in riparazione in un’area vicina a dove effettua le crociere. Dunque, “Dream” è posizionata per tutto l’anno a Port Canaveral, “Conquest” sarà operativa solo nelle settimane prima e dopo il refitting, partendo da New Orleans, la “Glory” parte proprio il 15 novembre per un giro alle Bahamas. Il refitting della “Splendor” non è confermato, ma a dicembre la nave sarà addirittura a Los Angeles, dove per tutto il mese farà crociere lunga la costa messicana. Insomma, a meno di un colpo di scena, i dati confermano che queste navi andranno tutte alle Bahamas.
Carnival Glory |
E il 2013? Più promettente, anche se da Miami fanno sapere che «ulteriori dettagli sul progetto saranno resi noti più avanti». L’anno prossimo Carnival prevede il refitting di quattro navi. Una è quella che va alla Fincantieri. Le altre sono le gemelle “Legend” e “Pride” (88 mila tonnellate, varate nel 2001-2002 presso i cantieri di Helsinki, della stessa famiglia delle Costa “Atlantica” e “Mediterranea”), oltre alla “Victory”, 101 mila tonnellate, varata a Monfalcone nel 2000 e gemella della “Destiny/Sunshine”. Bene, “Legend” sarà spostata dai Caraibi al Mediterraneo da aprile, dove rimarrà fino a ottobre, facendo crociere su un anello che va da Barcellona a Venezia. “Pride” opererà alle Bahamas fino ad aprile, poi è un punto interrogativo, mentre “Victory” opererà per tutto l’anno ai Caraibi, e quindi anche in questo caso sembra probabile che la nave non arriverà in Italia. Dalla letture delle rotte, si può pensare che su una nave è stato già deciso un intervento in Europa (essendo unità più piccole, si può pensare anche a un aumento delle cabine, quindi lavori più lunghi), per l’altra si sta ancora valutando, mentre la terza sicuramente non riguarderà cantieri italiani. Ai quali, comunque,dovrebbe essere riservato almeno un ordine l’anno fra il 2013 e il 2016.
Costa Classica |
Rimane poi in sospeso il discorso Costa Crociere. Dopo NeoRomantica, fonti di mercato davano per sicuro un upgrade della “Classica”, che sarebbe dovuta diventare “NeoClassica”. I lavori dovevano essere curati da ancora una volta dai cantieri Mariotti. La firma del contratto è prevista a fine aprile-fine maggio, anche se Costa potrebbe, a seguito delle perdite dovute all’incidente della “Concordia” e ai problemi sulla vendita di “Allegra”, decidere prendersi qualche mese in più prima di affrontare un nuovo investimento. Finora, si tratta di ipotesi: “Classica” sicuramente tornerà indietro dall’Indocina nella tarda primavera, mentre i lavori di refitting sono previsti a fine novembre. Effettivamente, per tutto quel mese la nave effettuerà crociere sull’Adriatico, per riposizionarsi a Savona il giorno 24. A dicembre, con partenza il 21, c’è una minicrociera di 5 giorni tra Marsiglia, Savona e la Corsica, inserita tra due crociere Savona-Turchia, in partenza il 9 e il 26 dicembre. Se l’intenzione era quella di trasformare NeoClassica a Genova oppure a Marsiglia, per il momento Costa Crociere sembra avere tirato il freno.
Fonte: Shipping Online.
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