mercoledì 17 aprile 2013

I misteri del traghetto della Tirrenia squarciato nel 1989.

"Sono le 15.07 del 7 febbraio del 1989. E il comandante della nave tutto-merci della Tirrenia, in navigazione da Cagliari verso Genova, lancia il may day. Il traghetto “Sardegna”, centocinquanta metri di lunghezza, settemila tonnellate di stazza, imbarca acqua da uno squarcio aperto a prua. Decine di tonnellate di gasolio finiscono in mare. L’Sos viene raccolto dalla stazione radio di Campu Mannu che lo rilancia in tutta la costa sud-orientale. In quel momento il Sardegna, che trasporta novantanove autoarticolati tra i quali uno carico di soda caustica, è a meno di due miglia dal poligono militare interforze di Capo San Lorenzo, nel Salto di Quirra. «Comincia così un lungo, drammatico e per molti versi misterioso pomeriggio», racconta Marco Corrias nella cronaca scritta per Repubblica. Una volta sulla scialuppa di salvataggio i 29 uomini di equipaggio e gli autisti di due mezzi pesanti vengono infatti affiancati da alcune navi della Marina militare che si trovano in zona perché (come conferma il generale Sgrosso, comandante del poligono di Perdasdefogu) appena un’ora prima era terminata in quel braccio di mare un’imponente esercitazione aeronavale. A notte fonda il traghetto, pur continuando ad imbarcare acqua non è ancora colato a picco; anzi, sta lentamente rimettendosi in linea di galleggiamento. Tanto da permettere l’indomani l’inizio delle operazioni di recupero del carico. E del traghetto.
Ancora controversa, a distanza di 25 anni, fiumi di inchiostro e interrogazioni parlamentari, la ricostruzione di cosa avvenne quel pomeriggio in quel piccolo braccio di mare tra l’ isola di Quirra e lo Scoglio di Murtas. Gli ufficiali del comando della Capitaneria di porto e dello stesso ministero della Difesa, e pochi giorni dopo lo stesso ministro Martinazzoli, esclusero nella maniera più categorica un qualsiasi coinvolgimento del traghetto Tirrenia nelle esercitazioni militari in corso e sostennero invece la tesi dell’ incagliamento. “C’erano 46 metri di fondo _ disse il marconista del Sardegna alla Nuova _ e l’isola di Quirra era a poppa. Su cosa ci saremmo incagliati secondo loro?”. Il solito mistero all’italiana insomma, con sullo sfondo la più imponente esercitazione aeronavale di quegli anni, che vide impegnati 14 mila soldati francesi e americani, le portaerei Clemenceau e Roosvelt. E forse un traghetto Tirrenia, finito per sbaglio in mezzo ai grandi del Mondo che giocavano alla guerra."


                                                                                Fonte: La Nuova Sardegna

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