sabato 31 marzo 2012

- 15! Continuiamo il conto alla rovescia!

Mondo Traghetti si scusa perché questo post, per motivi tecnici, non è stato pubblicato ieri. 
Mancano 15 giorni e 4 ore circa  al centenario della tragedia del Titanic (14 aprile 1912 alle 23:40-ora di bordo- 4:40 del 15 aprile-ora italiana).
Oggi continuiamo a parlare del grande transatlantico, in particolare parleremo delle attrezzature di bordo che hanno reso il Titanic una nave unica! 
Per visualizzare i post degli scorsi giorni dedicati al ricordo del naufragio, cliccate qui:

Ricordo a tutti che le informazioni inerenti al Titanic sono state raccolte e pubblicati grazie al dettagliato sito di Claudio Bossi:
www.titanicdiclaudiobossi.com 
Come sappiamo, il Titanic fu costruito con un doppio fondo cellulare suddiviso in 16 grandi compartimenti stagni con 15 paratie stagne traversali dislocate in tutta la lunghezza della nave. Nel disegno riprodotto sotto, le paratie stagne sono classificate dalla lettera A sino alla lettera O. Le prime due paratie e le ultime cinque furono alte fino al ponte D, mentre le otto centrali raggiunsero il ponte E. Il Titanic fu progettato per rimanere a galla con quattro compartimenti stagni completamente allagati, senza che fosse compromessa la sicurezza della nave. Dal momento che nessuno poté immaginare una collisione tale che potesse danneggiare irreversibilmente più di quattro compartimenti, il Titanic venne soprannominato "inaffondabile"!
Immagine presa dal sito di Claudio Bossi.
Dalla sequenza animata di qui sopra, si può notare come, secondo la progettazione, furono tre i compartimenti a poter essere completamente inondati senza che la nave rischiasse di affondare. Si noti che l'unica situazione che poté essere tollerata fu il completo allagamento di tutte le paratie stagne esclusi i compartimenti D e F in cui furono allocati rispettivamente i locali caldaie numero 6 e numero 5. Se questi ultimi due compartimenti stagni non si fossero inondati, il Titanic, con tre o quattro compartimenti adiacenti, allagati, non sarebbe stato in pericolo di affondamento. 
La sequenza animata, ci permette di vedere ciò che Edward Wilding, architetto navale della Harland & Wolff, presentò alla Commissione d'Inchiesta Britannica (British Inquiry), ovvero un piano sviluppato per mostrare come i compartimenti del Titanic avessero imbarcato acqua.
  • Condizione iniziale: il Titanic fu nelle condizioni di normale navigazione, la linea di galleggiamento è contrassegnata dalla linea tratteggiata nera.
  • Fase 1: qui è mostrato l'allagamento del gavone di prua, compartimento della nave segnato dal colore blu.
  • Fase 2: in questa fase si vede, di colore azzurro, l'inondazione del compartimento numero 1 che, comunque, insieme al gavone di prua totalmente allagato, non compromise il galleggiamento della nave.
  • Fase 3: oltre all'allagamento del gavone di prua e del compartimento numero 1, la fase 3 mostra l'inondazione del compartimento numero 2, contrassegnato dal colore fucsia. Anche in questo caso, la nave sarebbe rimasta a galla in quanto l'acqua fu ancora sotto il livello della parte superiore delle paratie che furono situate lungo il ponte E.
  • Fase 4: guardando l'animazione si vede che l'acqua raggiunse il compartimento numero 3, indicato dal colore verde.
  • Fase 5: in questa sequenza si ha l'allagamento del locale caldaie numero 6, contrassegnato dal colore giallo. Si nota benissimo come l'acqua si estese al di sopra della prima paratia e scese nelle rimanenti altre. Questo significò che il Titanic fu in serio pericolo e che poté eventualmente affondare.
  • Fase 6: è il momento in cui si verificò l'allagamento del locale caldaie numero 5, colorato di arancio, e l'acqua cominciò a traboccare nei compartimenti successivi. Rispetto la linea di galleggiamento adesso la prua fu interamente sott'acqua e l'acqua stessa iniziò ad affiorare sul ponte B.
  • Fase 7: si verifica l'allagamento del locale caldaie numero 4; adesso la linea di galleggiamento fu approssimativamente parallela alla testa di prua, e dimostrò che la poppa fu completamente fuori dall'acqua.
Siccome l'allagamento della nave si estese sino al locale caldaie numero 6, anche se le paratie stagne fossero state alte sino al ponte D, il Titanic non si sarebbe salvato. E' vero anche che, sempre secondo le teorie ed i calcoli presentati da Edward Wilding, se le paratie stagne fossero state alte sino al ponte C, la nave poté essere salvata solo a condizione che l'inondazione non avesse raggiunto il compartimento numero 4. Una cosa è stata sicuramente assodata: nella fase 7, nessun intervento tecnico avrebbe permesso al Titanic di restare a galla.

Ci tengo a ripetere che tutte le informazioni pubblicate sul Titanic sono state prese dal sito web di Claudio Bossi (esperto e appassionato del Titanic). Se volete visualizzare il suo sito cliccate qui:

Continua.........


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