domenica 17 febbraio 2013

"...L'espressione della volontà di un'Isola che vuole ripartire..."

"...Vedo le due navi di Armamento Sardo ormeggiate nel porto di Oristano in attesa di una probabile altra destinazione, la cosa mi intristisce molto, altri posti di lavoro persi, la nostra Sardegna che diventa sempre più Isola.....isolata. Sono comunque del parere che ci vuole la forza di idee nuove per rilanciare l'importante linea merci che copriva Nieddu, forse un nuovo manager che si unisca alla forza di tutti i dipendenti. Secondo me si può ancora salvare tutto..."

Queste sono le parole ricche di positività di Carlo Pau, imprenditore oristanese, in risposta al nostro precedente articolo sui disoccupati dell'Armamento Sardo   .
Le sue parole ci hanno colpito sin da subito, soprattutto per il fatto che provenissero dalla bocca di un imprenditore. Sotto il suo consenso abbiamo deciso di utilizzarle per questo articolo, per far capire ai lettori di Mondo Traghetti che ancora si può fare qualcosa, che la situazione non ci è sfuggita ancora di mano e che la Sardegna può ancora risollevarsi, non solo dal punto di vista del trasporto, ma persino da quello turistico che con il passare degli abbandona sempre più l'Isola. Come sostiene il signor Pau, basterebbe anche solo un nuovo manager che decidesse di rischiare, non da solo, ma appoggiato da tutti gli imprenditori sardi e da tutte quelle imprese che hanno interesse nel migliorare il trasporto e nel migliorare l'intera immagine della Sardegna. Questo si può fare se tutti uniamo le forze per un obbiettivo comune. Ribelliamoci alla crisi che ci sta colpendo e protestiamo contro chi ci toglie il lavoro. Ora mi appello ai marittimi dell'Armamento Sardo che si ritrovano senza un lavoro: protestate, rivolgetevi alle istituzioni e persino alle reti televisive, perchè non si può rimanere senza lavoro da un giorno all'altro. 

"...Siamo in un'epoca di grande concorrenza dove l'imprenditore deve reinventarsi ogni giorno, perchè dare lavoro oggi è un atto di grande responsabilità..."


E allora perchè Nieddu ha investito su un progetto se poi non ha la forza di perseguirlo? Perchè ci si dimentica sempre di chi ha lavorato per la sua impresa per 12 anni e lo si licenzia senza un effettivo motivo? Ribelliamoci a questo. Tutte le imprese devono unire le forze per poter combattere per un obiettivo comune che porti stabilità, soprattutto nel mondo del lavoro dove non si ha più sicurezza di svegliarsi la mattina con uno effettivo stipendio! 

"...Bisogna unire le forze...di tutti, non lasciamo che la nostra Isola diventi un cimitero di aziende che chiudono e di persone a spasso senza un lavoro, bisogna reinventare; se Nieddu non se la sente, ci sarà qualcun'altro che ha più coraggio e più intraprendenza. Guardate la nuova iniziativa della Flotta Gallura per esempio. Se si riuscisse a mettere su un gruppo di imprenditori, coinvolgendo le Regioni, si potrebbe ripartire. La concorrenza dev'essere uno stimolo, non bisogna averne paura...Si può ancora fare tanto..."

Utilizziamo queste parole come un motto per poter migliorare la nostra condizione, creiamoci la nostra fortuna da soli e troviamo delle nuove idee che possano farci trovare uno spiraglio di salvezza. 

"...Secondo me rimettere in piedi Armamento Sardo, sarebbe l'espressione della volontà di un'isola che vuole ripartire..."

    

6 commenti:

  1. Congratulazione per questi articoli molto interessanti ! Sarà possibile di inserire il link del mio sito "Mare Nostrum Corsica" sul tuo sito e viceversa ?
    Ciao

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    1. Grazie mille! Certo si può fare! Mi manderesti il link del tuo sito?

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    2. Il link del mio sito "Mare Nostrum Corsica" è :
      http://mapage.noos.fr/croussel/index.html

      A presto !

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  2. giusto spirito !!! ma se intanto qst vicenda diventasse di dominio pubblico come ho da sempre pensato ,saremo piu avantagiati ,purtroppo mandando tante email alla tv senza manco una risposta é scoraggiante , un po x il periodo politico che stiamo trascorrendo nessuna pensa a qst padri di famiglia !!X arrivare alla tv bisogna gia avere qualche suicidio !!! solo cosi pensano di aiutarti!!! nn pensano che ti possono aiutare risolvendo qst vicenda facendo un appello a impreditori coraggiosi e intraprendenti .A oggi solo i giornali hanno dato voce a qst vicenda,"il mattino, la nuova sardegna "grazie a loro che hanno spezzato qst silezio xche oppure i giornali parlavano solamente di Nieddu e del suo equipaggio, niente!! e ttt potevano pensare che su quelle navi ci fossero milionari!! invece dando voce all'equpaggio forse la questione e piu chiara!!! grazie mille a ttt quelli che danno voce a qst marittimi xche dietro a quei numeri ''come pensava Nieddu ''ci sono 65 padri di famiglia!!

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    1. Certo lo capisco! Ma bisogna continuare a lottare senza mai darsi vinti. Questo articolo è anche una provocazione...chissà, magari così facendo qualcuno si sveglierà!

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    2. caro Signore mi permetto un suggerimento da imprenditore, le belle parole, le buone intenzioni e le speranze vanno benissimo, abbondano sulla bocca di tutti, per risolvere il problema dei 65 padri di famiglia, si può tentare di risolvere solo in un modo: convocando urgentemente, il sindacato, i lavoratori e l'armatore e sentire le ragioni delle parti in un tavolo tecnico per sentire sopratutto le intenzioni dell'armatore e se vi siano possibilità che subentri un'altro"al posto suo" e a che condizioni.
      Penso che se Nieddu sia arrivato a certe decisioni, ci sia una ragione di fondo, che a parer mio si può valutare. Dopo di che si può studiare come ripartire in tempi rapidi con una nuova immagine e una nuova strategia commerciale. Forza e coraggio.....Si può Fare!!!!!!!. saluti. Carlo Pau

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