La lotta tra Vincenzo Onorato, armatore di Moby e detentore del 40% delle quote di Tirrenia, e l'ad di quest'ultima Ettore Morace non ha fine. La battaglia infervora dalla privatizzazione di Cin, risalente al luglio del 2012 e ancora oggi è alimentata dalle ultime dichiarazioni di Onorato: l'idea è quella di rilevare le quote di Tirrenia detenute dal Fondo Clessidra e raggiungere così il 75% di azioni possedute e capeggiare, passatemi il termine, sulla Compagnia Italiana di Navigazione. Così facendo, il 90% circa dei trasporti marittimi su traghetti da/per la Sardegna farebbe capo a un unico armatore. Per maggiori informazioni consultate:
Onorato da sempre si mostra in completo disaccordo con quella che è la strategia di Morace e le sue linee d'azione, molto lontane da quello che era il piano industriale presentato alle banche in sede di acquisizione. Il piano, fra le altre cose, prevedeva delle sinergie fra Tirrenia e Moby su alcune rotte: sin da subito, come dimostrato dalle dimissioni dell'armatore a poche settimane dall'acquisizione della compagnia, questi patti non sono stati rispettati. Il leader di Moby si mostra contrariato anche per le recenti decisioni della compagnia, che prima ha puntato notevolmente sulla rotta Civitavecchia - Cagliari, e che ora vorrebbe portarla da giornaliera a trisettimanale facendo innumerevoli passi indietro rispetto a quelle che erano le intenzioni di base.
La paura maggiore per la Regione Sardegna e per gli utenti è quella che si crei così un monopolio che soffochi il mercato, dando origine a una sorta di dittatura sui trasporti marittimi. Ma , meditiamo un po: Moby ha già acquistato Toremar in Toscana, ma non si è realizzato il Monopolio che tutti temevano; anzi, il risultato è stato un'integrazione dei servizi, una tariffa per i residenti conveniente e molto più bassa rispetto a quella offerta dalla precedente gestione e un abbassamento generale del costo del biglietto per entrambe le compagnie. Ricordo naturalmente che il mercato è aperto a qualsiasi compagnia voglia inserirsi nel mercato. Approcciamo lo stesso discorso alla Sardegna. Piena integrazione fra le due compagnie di traghetti, abbassamento dei costi e miglioramento del servizio, abbassamento delle tariffe per residenti e turisti anche in bassa stagione.
L'utente che sceglie Toremar e Moby nell'arcipelago Toscano è soddisfatto del servizio erogato, e ammette che non può essere in alcun modo paragonato a quello precedentemente offerto.
Perché lo stesso approccio non può essere adottato anche in Sardegna?
Meditiamo lettori, meditiamo...
Mondo Traghetti sarebbe molto curioso di sentire la vostra opinione in merito.
Buon fine settimana a tutti!